Premio nazionale io vivo sostenibile quarta edizione 2011

Il premio “Io vivo sostenibile”, organizzato da Jean Pierre Tassora , è nato con l’obiettivo di riconoscere ad enti pubblici, associazioni ambientaliste, imprese che presentano iniziative piu’ concrete sul tema del risparmio ENERGETICO. Inoltre nasce per far sì che l’intera città si confronti con la cultura ecosostenibile e del rispetto dell’ambiente, in una kermesse che mette in vetrina le buone pratiche e sensibilizza attraverso momenti artistici e culturali. Nella suggestiva atmosfera del premio, gli appuntamenti della movida dal tramonto all’alba (aperitivo, musica ed eventi) si trasformano in un’esperienza intensa e ritemprante. Lungo le vie della città e nelle piazze un’articolata varietà di appuntamenti accoglie e coinvolge i differenti target della cittadinanza e dei visitatori: dai più piccoli con l’animazione “verde”, agli adulti che potranno lasciarsi trasportare dalle note della musica di qualità “in verde”, soffermarsi alla presentazione di un libro, seguire un talk, o fare due passi tra gli stand del mercatino “verde”, acquistando o degustando prodotti biologici o prodotti a chilometro zero, o tuffarsi nelle atmosfere del passato tra figuranti in costumi d’epoca. Il premio “Io vivo sostenibile”, scende tra la gente ed apre le porte ad una consapevolezza nuova, attraverso la chiave dell’originalità.

giovedì 7 aprile 2016

Sabato 30 Aprile ore 11.00 - Come il territorio si racconta tramite il gusto: Chef Ricciardi e Chef Tomei a confronto

In che modo la cucina si racconta e racconta il territorio che viviamo o che visitiamo per la prima volta?
In che modo, sempre la cucina, influisce sul Turismo Sostenibile?

Mauro Ricciardi
Da queste due "semplici" domande il giornalista gourmet Lido Vannucchi introdurrà l'incontro che i due Chef Stellati, Mauro Ricciardi e Cristiano Tomei, terranno Sabato 30 Aprile, alle ore 11.00, all'interno della splendida cornice della Villa Romana di Bocca di Magra, ospiti di Io Vivo Sostenibile 2016.

Sarà una chiacchierata tra due diverse visioni ed interpretazioni della cucina, accomunate, però, dalla volontà di proporre agli ospiti che frequentano i ristoranti due due Chef un'ESPERIENZA, un esercizio di conoscenza di ciò che si sta mangiando, un momento di scoperta.

Cristiano Tomei
Da qui, quindi, si partirà affrontando un percorso che farà conoscere al pubblico presente la storia di due grandi nomi dell'alta cucina Italiana, di ciò che hanno fatto e che quotidianamente continuano a fare per portare avanti il loro modo di creare, con materie prime prettamente territoriali e di alta qualità, piatti che entrano a far parte di un patrimonio culturale di straordinario valore.

Sarà un incontro assolutamente informale, durante il quale il pubblico presente potrà intervenire, fare domande o semplicemente dialogare con gli Chef; un'importante opportunità, quindi, anche per tutte le persone che stanno studiando, che sono appassionate di cucina o che semplicemente apprezzano un certo tipo di esperienza culinaria.

Appuntamento, quindi, da non perdere.
Ingresso Libero e Gratuito.

Creazione Chef Ricciardi

"Ricciardi è oggi uno dei migliori interpreti della cucina italiana. I suoi piatti sono un mix di tradizione e creatività, uno più buono dell’altro. 
Per Mauro la cucina è “parlare all’anima”: il suo obiettivo è quello di riuscire, con i suoi piatti, a far vivere al cliente un attimo di gioia e far emergere l’essenza di ogni ingrediente da lui usato senza manipolarlo troppo. Non transige inoltre sulla qualità: se le materie prime non sono all’altezza, cambia il menù."




Creazione Chef Tomei
“Dovrebbe essere difficile per chiunque non sorridere provando i suoi tortellini che in bocca rilasciano un ripieno di olio extravergine toscano tiepido dalla sensualità quasi imbarazzante. O il frollino impastato con i succhi della testa degli sparnocchi, servito con sparnocchio crudo, fiori di elicriso, scorza di limone e alga wakame fritta: una staffetta di mineralità e dolcezza che, pur nel concept sofisticato, evoca la battigia versiliese e certi capanni tra i pini dove “si va a mangiare il pesce”. Un piatto riuscito è infatti quello che parla alla memoria più cruda e più emotiva, che è capace di trasportare chi lo mangia in uno stato mentale passato, immaginato o idealizzato, che sa di idea platonica, di essenziale. Anche quando non lo è.”





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