A Roma la 5° Edizione del Premio IO VIVO SOSTENIBILE
PREMESSA
Nell’ambito
della quinta edizione 2014 del PREMIO IO VIVO SOSTENIBILE, si
terrà la cerimonia di assegnazione del premio a ROMA.
Promosso dall’Associazione Ambientevivo dal presidente Nazionale Marino Fiasella
e organizzato da Jean Pierre Tassora il premio è nato con l’obiettivo di riconoscere ad enti pubblici, associazioni private e privati cittadini l’impegno preso per diminuire l’impronta ecologica, fornendo in particolare un contributo innovativo a sistemi, tecnologie e prodotti in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto dell’ambiente e responsabilità sociale.
La 5° edizione del premio vuole promuovere e sostenere le “buone
pratiche ambientali” intraprese dai differenti soggetti, con lo
scopo di contribuire alla sensibilizzazione della cittadinanza nei
confronti delle tematiche ambientali, sottolineando la necessità di
adozione di nuovi modelli di sviluppo che siano anche compatibili con
le leggi fondamentali dell’ecologia per poter fronteggiare le
continue emergenze ambientali mondiali.
Progredire
nel settore della sostenibilità ambientale rappresenta ormai un
interesse collettivo ed un’esigenza che investe la realtà di tutti
i giorni; l’integrazione tra economia ed ecologia deve
rappresentare un obbiettivo comune da perseguire per poter garantire
alle generazioni future una buona qualità di vita. Comunicare il
legame esistente tra sostenibilità ambientale, vantaggi ecologici,
economici e benessere globale è pertanto l’obiettivo principale di
questo evento.
REGOLAMENTO
Articolo 1
(Finalità)
Il
Premio “Io Vivo sostenibile” è rivolto ai soggetti di cui al
successivo art. 2 che si siano distinti per la capacità di
promuovere sul proprio territorio iniziative e politiche di
salvaguardia ambientale, adottando “buone pratiche locali” e
intraprendendo buone prassi amministrative secondo le categorie di
cui al successivo articolo 4.
Articolo
2
(Candidature)
Possono
essere candidati all’assegnazione del Premio tutti gli Enti
Pubblici, quali Regioni, Province, Comuni, Enti Parco, Comunità
Montane e forme associative dei predetti Enti; associazioni
ambientaliste, societa’ private e privati cittadini, enti no
profit, agenzie di sviluppo locale, società di patto territoriale,
società di trasformazione urbana.
Articolo 3 (Aggiudicazione)
Il Premio verrà assegnato dall’organizzazione ai migliori progetti ed alle migliori iniziative proposte da un Comitato, su parere motivato da un‘apposita Giuria. I criteri e gli aspetti che, a titolo non esclusivo, verranno valorizzati dalla Giuria al momento della valutazione sono gli impatti sulle potenzialità di sviluppo socio economico del territorio, le politiche per la tutela dell'ambiente, l’introduzione di nuovi stili di vita da perseguire per ridurre l’impronta ecologica dell’uomo sull’ambiente.
Articolo 4
(Campo di applicazione)
Sono state stabilite le seguenti categorie di premi:
1. ENTI PUBBLICI VIRTUOSI
Lo sviluppo sociale ed economico di un territorio deve avvenire sempre nel rispetto dell’ambiente, in modo tale che anche le generazioni future possano usufruirne e mantenere adeguati livelli di vita e di benessere; non superare le capacità di carico e le possibilità di recupero dell’ecosistema è il principio fondamentale dello sviluppo sostenibile.
Alcuni Enti pubblici si sono impegnati lavorando efficacemente per riuscire a coniugare lo sviluppo economico e sociale del proprio territorio con il rispetto per l’ambiente, tutelandolo e gestendo in modo sostenibile le risorse naturali presenti, ponendosi e ridefinendo continuamente nuovi obbiettivi di miglioramento ambientale, privilegiando la produzione di energia da fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi e della produzione di rifiuti.
In particolare in questa categoria verranno premiati gli Enti pubblici che si sono distinti per l’impegno preso per coniugare l’innovazione tecnologica, lo sviluppo economico del territorio e la tutela dell’ambiente. Sarà fondamentale dimostrare una corretta gestione del territorio che implichi ad esempio il recupero di aree dismesse, la progettazione partecipata, la realizzazione di strutture secondo le regole della bioedilizia e dell’ecodesign, la predilezione di scelte di non- cementificazione del territorio, senza tralasciare la promozione di un turismo sostenibile anziché di massa.
Rilevante sarà anche la scelta di promuovere la mobilità sostenibile sul proprio territorio, favorendo ad esempio il car-sharing, l’utilizzo di carburanti meno inquinanti di quelli derivanti dal petrolio, la costruzione di piste ciclabili, l’istituzione o la valorizzazione del trasporto pubblico integrato ecc.
Verranno infine valutati positivamente i progetti per stimolare la popolazione verso scelte quotidiane “sostenibili”, quali ad esempio l’autoproduzione, la costituzione di gruppi di acquisto, la preferenza di cibo biologico e di stagione, l’adozione della filiera corta.
2. RICERCA ED INNOVAZIONE: nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile
Coniugare l’innovazione tecnologica, l’utilità ed il rispetto dell’ambiente: sono queste le parole chiave che devono caratterizzare il progetto che vincerà il premio di questa categoria.
L’obbiettivo è attivare percorsi virtuosi di diffusione e valorizzazione delle fonti di energia rinnovabile e sviluppare le tecnologie verso una crescente integrazione degli impianti nell’ambiente circostante.
Verrà premiato un progetto innovativo per la produzione di energia da fonti rinnovabili che nello stesso tempo sia pratico, di facile utilizzo e funzionale.
3. COMMERCIO EQUO - SOLIDALE
Il nostro stile di vita è connesso con le differenti scelte che si possono fare ed ogni scelta che giornalmente facciamo avrà un impatto sul mondo; scegliere sapendo e valutando gli effetti che queste hanno ed assumersene la responsabilità è, in qualche modo, fare scelte consapevoli. Le scelte consapevoli sono pertanto l’espressione dell’assunzione di responsabilità verso noi stessi ma anche verso gli altri e quindi verso l’intero pianeta.
Alcuni prodotti sono indispensabili per la nostra sopravvivenza e non possiamo eliminarli se non compromettendo notevolmente la nostra qualità di vita. Il modo in cui si ottengono questi beni può però contribuire a migliorare o peggiorare l’ambiente in cui viviamo. E’ importante pertanto valutare i prodotti che acquistiamo e vedere se le fasi che hanno reso possibile la loro disponibilità, il loro utilizzo e tutto quello che comporterà la loro dismissione aiuteranno o meno al mantenimento dell’ambiente naturale oppure no, senza dimenticare l’aspetto della sostenibilità anche dal punto di vista sociale oltre che ambientale.
Il premio sarà assegnato a chi si sia distinto per progetti e politiche rivolti alla diffusione ed al sostegno del commercio equo solidale.
4. PRODUZIONE BIO
Esistono modalità differenti di coltivare le piante ed allevare gli animali: da un lato esistono metodologie “convenzionali”, “industriali”, dall’altro quelle “sostenibili”, “biologiche”. La filosofia esistente dietro a questi ultimi metodi è rivolta sia alla realizzazione di prodotti privi di residui di fitofarmaci o di concimi chimici di sintesi, sia alla volontà di non determinare impatti negativi sull’ambiente circostante. Nel caso della coltivazione delle piante con metodologie ecologiche il terreno viene arricchito mediante l’utilizzo di fertilizzanti di tipo organico, sfruttando le rotazioni culturali e le malattie delle piante vengono combattute senza l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi, ma favorendo la lotta biologica.
Nel caso di allevamenti si cerca invece di riprodurre per quanto possibile le condizioni di vita naturali degli animali, rispettando innanzitutto il loro benessere evitando l’instaurarsi di condizioni di stress dovute ad esempio ad eccessiva densità per m2, che non permettono il corretto sviluppo morfologico e che più facilmente portano alla diffusione delle malattie, rendendo conseguentemente necessarie cure con antibiotici ed altre sostanze nocive ed il loro metabolismo; la loro alimentazione avviene attraverso la somministrazione di mangimi di alta qualità ottenuti secondo i principi dell’agricoltura biologica, privi di Ogm e di contaminanti quali PCB e diossine e di sostanze promotrici della crescita.
Queste caratteristiche devono essere dimostrate dall’allevatore tramite enti certificatori, da sistemi di autocertificazione e da attività di verifica attuate dalle autorità preposte (ASL, NAS).
La stele della Lunigiana verrà assegnata all’allevatore/ agricoltore che abbia affermato la propria attività mantenendo saldi tutti questi criteri.
5. TURISMO SOSTENIBILE
Una struttura ricettiva sostenibile è la risposta alla voglia sempre più diffusa di ecoturismo o turismo ecologico e pertanto deve rispondere alle esigenze di miglioramento della qualità energetica ed ambientale degli edifici.
L’interesse per l’ecoturismo è stato stimolato anche dalle normative europee che disciplinano la certificazione volontaria di qualità; in particolare alberghi, b&b, campeggi, agriturismi possono scegliere di diventare sostenibili aderendo ai criteri ecologici del marchio Ecolabel.
Decisivi sono anche in questo caso gli aspetti legati all’efficienza energetica, all’utilizzo razionale delle risorse idriche e la corretta gestione dei rifiuti; è inoltre fondamentale la sensibilizzazione ecologica della clientela, a cui devono essere proposti prodotti alimentari tipici locali. La struttura ricettiva viene gestita in modo responsabile sia da parte degli operatori che da parte dei turisti.
Un premio verrà riservato a chi abbia intrapreso con impegno e successo la strada del turismo sostenibile.
6. DIVULGAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
Il tema della divulgazione ambientale, prevista tra l’altro dalla normativa europea (Convenzione di Aarhus, 1998) è di fondamentale importanza nell’ambito di una corretta informazione e partecipazione dei cittadini alle questioni relative all’ambiente.
Il premio verrà consegnato a chi sia distinto nell’impegno di responsabilizzazione di cittadini, enti pubblici ed imprese nei confronti delle tematiche della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale, organizzando eventi e campagne di sensibilizzazione.
Articolo 5
(Valutazione)
Un Comitato, istituito appositamente per questo evento dall’Organizzazione del Premio, proporrà delle candidature per ogni categoria di cui all’art.4 motivando in una scheda tecnica la propria scelta. Successivamente la Giuria si riunirà per scegliere in modo collegiale le proposte avanzate e stilerà una classifica finale sulla base della quale si procederà all’assegnazione del premio.
Articolo 6
(Menzioni speciali)
L’Organizzazione del premio si riserva la facoltà di attribuire menzioni speciali a personalità del mondo politico e culturale che si siano distinte per la promozione della cultura della sostenibilità ambientale.
Articolo 7
(Premio)
Il premio consiste in una stele di pietra Serena della Lunigiana creata appositamente per questo evento dallo scultore Emilio Furia di Gragnola (Ms).
Articolo 8
(Giuria)
La Giuria sarà composta da personaggi noti nel mondo politico ambientale, nei campi dell’ingegneria e della bioarchitettura, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica.
Articolo 9
(Comitato)
Il Comitato tecnico-scientifico sarà costituito da 8 membri.
Articolo 10
(Codice Etico)
Il premio “Io vivo sostenibile” non è a scopo di lucro.