Si terrà Domenica 1 Maggio, alle 15:30, nell'incantevole contesto della Villa Romana di Bocca di Magra, l'incontro con Maggy Bettola, l'autrice di "Luoghi Abbandonati: Tra borghi, castelli e antiche dimore della provincia spezzina”.
Maggy, ventisettenne, è un’esperta del settore, appassionata esploratrice di luoghi abbandonati in tutta Italia che da anni censisce e che conosce e
visita personalmente.
Maggy Bettolla |
Il libro, ricco di
documentazione con quasi 200 fotografie a colori davvero suggestive, presenta
alcuni tra i più significativi casi di abbandono, da Pripyat, la città vicino a
Chernobyl, a Famagosta, Cipro.
In Italia il fenomeno dei
luoghi abbandonati interessa 6000 paesi (Istat 2014) come il borgo di
Balestrino vicino a Savona, Roscigno vicino a Salerno, Brienza Vecchia in
Basilicata, Formentara vicino a Zeri, il paese sommerso dalle acque di Vagli, e
molti altri.
E non sono solo paesi; anche
strutture ospedaliere, o ville signorili vengono abbandonate.
Bellissime le
immagini di un mulino collocato in una splendida gola vicino a Sorrento, o
quelle delle chiese sconsacrate o di alcune ville affrescate in Emilia Romagna
e Piemonte.
La parte più corposa del libro
è naturalmente dedicata alla nostra provincia, con 20 schede di luoghi
abbandonati soprattutto in Val di Vara, dove alcuni paesi lontani dalla vie
carrozzabili, dormono il loro sonno quasi irreale.
E sembrano davvero sospese nel
tempo le immagini di una casa abbandonata con il letto rifatto, gli utensili da
cucina sul tavolo e alcuni giocattoli ancora lì, che attendono...
Nel libro
l’autrice descrive il cammino e le sue emozioni nel visitare sinistre
abitazioni in rovina, che affacciano le loro finestre sdentate su panorami di
grande bellezza; oppure i castelli medievali diroccati, avvolti dai rampicanti,
ancora di sentinella sui passi e sulle valli a testimoniare l’importanza
strategica di quei luoghi; o le dimore gentilizie le cui belle pietre
perfettamente squadrate si fondono a poco a poco con la natura, scomparendo
lentamente nel paesaggio.
Un viaggio anche emozionale
dunque per riscoprire le proprie radici. “Ci sarà - scrive la giornalista
Sondra Coggio nell’introduzione - chi, leggendo questo libro, ritroverà la
curiosità di raggiungere questi borghi abbandonati, questi castelli diroccati,
questi resti di vite e di storie dimenticate. Ci sarà chi arriverà da lontano,
apposta.
Ci sarà chi ci vive accanto, e ricorderà solo adesso, improvvisamente,
un episodio, una persona, un affetto, che la rapidità del vivere quotidiano
aveva sepolto in un cassetto della memoria. Ci sarà anche chi, senza rivelarlo,
potrà sentirsi meno solo, nell'indugiare con lo sguardo su una lapide, su una
fotografia...”
E ci sarà forse anche qualcuno
che, scoprendo la silenziosa bellezza di questi posti, li sceglierà per
viverci. Fino ad allora le pietre ricoperte d’edera restano in silenziosa
attesa...
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